Nel nostro lungo viaggio di analisi dell’interessantissimo report “Gli immobili in Italia”, condotto dall’Agenzia del Territorio, ci siamo soffermati a lungo sulle caratteristiche del mercato immobiliare italiano e sui suoi risvolti fiscali. Cerchiamo oggi di comprendere in che modo sia stata realizzata la distribuzione dei versamenti IMU delle persone fisiche per alcune caratteristiche socio-demografiche dei contribuenti, suddividendoli per classi di reddito e per classi di età.
Il report del Territorio sottolinea come “la maggior parte dei contribuenti IMU persone fisiche (il 46,3% circa) si colloca nella fascia di reddito che va dai 10.000 ai 26.000 euro e versa circa il 33,7% dell’IMU complessiva. L’importo medio IMU evidenzia un andamento crescente con il reddito, passando dai circa 301 euro, versati in media dai contribuenti che hanno un reddito inferiore ai 10.000 euro, ai circa 2.000 euro versati dai contribuenti con reddito superiore ai 75.000 euro. Il coefficiente di variazione delle varie classi non sembra differire in misura rilevante; tuttavia la classe di reddito più elevata (oltre 75.000) è quella che al suo interno ha la variabilità maggiore, con un coefficiente di variazione pari a 210” (vedi anche Imu importo medio 2012).
Ancora, afferma il report, la maggior parte dei contribuenti persone fisiche (il 41%) ha, come fonte reddituale prevalente, un reddito da lavoro dipendente; contro il 39,8% di coloro che hanno un reddito da pensione, il 13,4% un reddito da lavoro autonomo e l’8,8% un reddito da fabbricati. “Tuttavia” – aggiunge l’Agenzia del Territorio – “l’importo medio dei versamenti IMU è significativamente più elevato per coloro con un reddito prevalente da fabbricati (circa 1.332 euro, a fronte dei 288,3 euro versati dal lavoratore dipendente proprietario di immobili in media); di conseguenza, i contribuenti con reddito da fabbricati nonostante siano numericamente inferiori a quelli classificati nella tipologia “reddito da lavoro dipendente”, versano una quota di IMU (25,3%) soltanto di poco inferiore alla quota versata dai lavoratori dipendenti (25,7%). In ogni caso, sono coloro che hanno prevalentemente un reddito da pensione che versano la quota maggiore di IMU complessiva (il 35,5%) tra i contribuenti persone fisiche” (vedi anche Versamenti IMU per aree geografiche).