Secondo opinione autorevole, l'industria immobiliare cinese avrà bisogno ancora a lungo del supporto governativo per giungere a uno sviluppo completo.
La China Banking Regulatory Commission (CBRC) ha dichiarato, per voce di Li Fuan, uno dei suoi principali rappresentanti, che per l’industria immobiliare della nazione non è ancora il momento giusto affinchè il governo riduca o interrompa le politiche di supporto al locale real estate, che pur godendo in un buono stato di salute è ben lungi dal poter vedere la fase finale del proprio lungo sviluppo.
L’immobiliare, ha infatti dichiarato la CBRC, “sarà un’industria molto importante per continuare a sostenere la crescita economica cinese per i prossimi dieci, venti, trenta e perfino quarant’anni”. Li ha poi aggiunto che l’industria immobiliare impiegherà almeno altri sessant’anni di sviluppo prima che i livelli qualitativi di vita in tutta la nazione possano giungere su ambiti armoniosi e abbastanza adeguati.
I prezzi delle proprietà immobiliari delle più importanti settanta cinesi sono cresciute ad un ritmo record di 12,8 punti percentuali ad aprile del 2010 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quanto ottenuto nel corso del quarto mese dell’anno rappresenta altresì un’accellerazione rispetto all’incremento di 11,7 punti percentuali del mese di marzo, e ai 10,7 punti percentuali di aumento del mese di febbraio.
Quanto sopra conforta le preoccupazioni da parte delle istituzioni locali, timorosi che il forte sviluppo dei prezzi delle proprietà immobiliari celi la formazione di una bolla speculativa. Proprio per scongiurare questa paura, il governo ha imposto alcune manovre restrittive per frenare la crescita dei valori del real estate, come le recenti introduzioni limitative dei finanziamenti per le terze case.