In Cina la crescita dei prezzi è sempre molto forte, ma il trend di aumento sta rallentando. Merito degli interventi governativi recenti.
I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in Cina sono cresciuti al ritmo più lento degli ultimi sei mesi durante lo scorso luglio. Secondo le prime osservazioni, la determinante sarebbe facilmente riconducibile agli effetti prodotti dagli interventi del governo centrale, ancora impegnato a evitare che nel mercato gli atteggiamenti speculativi abbiano la meglio, contribuendo a formare una pericolosa bolla di settore.
China Information News riporta in proposito che secondo i dati dell’Istituto centrale di Statistica, i prezzi nelle principali 70 aree urbane cinesi sarebbero cresciuti di 10,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il valore delle compravendite sarebbe invece calato di 19,3 punti percentuali, sempre su base annua, rilevando così un significativo calo nel numero di transazioni effettuate.
Stando alle considerazioni effettuate dal Credit Agricole, il governo andrà avanti nel proprio impegno fino a quanto i prezzi non seguiranno dei trend più “ordinari”. L’istituzione governativa avrebbe posto il calmieramento dei prezzi delle case come una delle priorità da perseguire, anche a discapito di una crescita della produzione interna lorda più forte di quanto sarà conseguito a causa di queste redini.
Tornando sul fronte delle compravendite, lo studio dell’Istituto di Statistica riporta che le transazioni, per volume di area ricoperta, sono diminuite del 29% a 64,7 milioni di metri quadri. Il declino è stato calcolato prendendo come base di riferimento i metri quadri riscontrati nel mese di giugno 2010, e raffrontandoli con le compravendite effettivamente realizzate nel corso del mese di luglio.
L’andamento dei prezzi sta quindi dimostrando di subire la conseguenza dell’intervento governativo: ad aprile la crescita su base annua era pari al 12,8%; a giugno tale sviluppo subì un primo rallentamento all’11,4%; ora, stando ai dati di luglio, la crescita ha frenato al 10,3%, per un andamento che dovrebbe proseguire anche nel corso del mese di agosto.