La legge per tutti spiega ancora una volta come sospendere le rate del mutuo. È vero infatti che la situazione economica del Paese è migliorata ma c’è sempre qualcuno che potrebbe avere bisogno di liquidità. Ecco quanto riporta la nostra fonte.
L’accordo tra Abi e associazioni dei consumatori concede una sospensione delle rate del mutuo per massimo un anno e per non più di una volta soltanto nel triennio 2015–2017. L’intesa scade, peraltro, proprio nel 2017. In ogni caso, la sospensione delle rate del mutuo viene concessa non a chiunque ne faccia richiesta, ma solo in presenza di determinate condizioni. Eccole.
Quali sono i soggetti che possono presentare la domanda?
Possono presentare la domanda di sospensione solo coloro che si trovino in condizioni di difficoltà economica determinata da:
a- cessazione del rapporto di lavoro subordinato, a esclusione del caso in cui la cessazione sia dovuta a dimissioni volontarie, risoluzione per limiti di età pensionabile, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo;
b- cessazione del rapporto di lavoro parasubordinato (agenzia, rappresentanza commerciale, contratti di collaborazione continuativa e a progetto), esclusi i casi in cui la cessazione sia dovuta a risoluzione consensuale, recesso datoriale per giusta causa, recesso del lavoratore non per giusta causa;
c- sospensione del rapporto di lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno di 30 giorni, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti a sostegno del reddito (cassa integrazione, ammortizzatori sociali in deroga, fondi di solidarietà);
d- morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza.
Queste situazioni devono coinvolgere il soggetto intestatario (o uno dei cointestatari) del mutuo o del finanziamento ed essersi verificate entro 2 anni dalla presentazione della richiesta.
Per quali tipi di prestiti è consentita la sospensione?
I termini dell’Accordo per mutui e finanziamenti comprendono le seguenti tipologie di prestiti bancari:
– i mutui garantiti da ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale;
– il credito al consumo di durata superiore a 24 mesi con piano di ammortamento “alla francese”; erogati a persone fisiche.