Comprare casa a Cuba

di Redazione Commenta

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Il mercato immobiliare di Cuba sta conoscendo un periodo di grande vitalità, soprattutto da quando, a fine 2011, il governo guidato dal presidente Raúl Castro ha deciso di legalizzare la compravendita delle case tra i privati residenti nell’Isola (anche stranieri, purché con residenza permanente sull’isola). Da quel momento sono stati avviati corposi flussi di investimento provenienti dalla non troppo distante Florida, dove ingenti capitali hanno preso la rotta de L’Avana. Il boom immobiliare di Cuba dovrebbe altresì proseguire nel corso dei prossimi anni, visto e considerato che si prevede una graduale apertura del settore.

La dinamicità delle compravendite ha generato l’atteso incremento dei prezzi delle case, che in alcune zone de L’Avana hanno toccato e superato quota un milione di dollari. Contemporaneamente, è esploso anche il fenomeno dei facili raggiri alla legislazione locale. Come ricorda Today.it, “la scrittura di compravendita porterà scritti valori minori e il nome dei nuovi proprietari non sarà quello di chi effettivamente paga ma quello di prestanome residenti sull’isola”. Ne è altresì conseguito, prosegue il magazine, che “su Internet nascono come funghi nuove agenzie di intermediazione immobiliare. Oggi il mercato della casa cubano vive un momento migliore di quello statunitense. Il governo cubano tollera la situazione senza porre troppi ostacoli. Gli agenti immobiliari “illegali” cubani, i cosiddetti “correctores” si danno appuntamento al Paseo del Prado dell’Avana. Uno di loro, che preferisce restare anonimo, dice alla Stampa: “Il mercato è fantastico. Mai vista una cosa del genere”. Il motivo? “Senza dubbio i capitali che piovono dalla Florida e sono destinati ai parenti-amici-residenti cubani”. Chi intermedia l’affare guadagna in media il 10% del valore sborsato dal compratore”.

Insomma, una nuova frontiera del mercato immobiliare sembra essersi aperta, e proprio in uno dei mercati che fino a pochi trimestri fa sembrava più chiuso all’estero. Un’altra barriera del real estate globale sembra essersi definitivamente incrinata.

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