La crisi finanziaria, scoppiata nel 2007, ma di cui ancora le economie mature avvertono le ripercussioni negative, ha cambiato lo scenario macroeconomico in maniera strutturale. A risentirne è anche il settore dell’immobiliare, colpito al cuore dallo scoppio della crisi dei mutui subprime. In Italia non c’è stato un crollo delle quotazioni come ad esempio negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma allo stesso modo molte cose sono cambiate. Questo perché i soldi in circolazione non sono più quelli del periodo pre-crisi, ci sono difficoltà nell’accesso al credito, leggasi i mutui, che prima non si rilevavano, così come i compratori, a fronte di transazioni in calo rispetto ai tempi d’oro, anche in Italia sono più riflessivi, più attenti e più informati. Il tutto a fronte del Web che è diventato per l’immobiliare, in tutto e per tutto, la nuova frontiera.
Non a caso, in accordo con quanto riportato dal Portale di annunci immobiliari online Idealista, che ha intervistato Alessandro Berlincioni, Presidente di Fimaa Torino, da questo nuovo scenario quello che può fare la differenza è rappresentato dall’alleanza tra i Portali dell’immobiliare e gli agenti di mediazione del comparto.
Questo perché è possibile sfruttare con profitto sul Web la leva dei social media a fronte di uno strumento come quello di Internet che da un lato può permettere alle agenzie immobiliari di tagliare i costi, e dall’altro ai potenziali clienti di visitare rispetto al passato un maggior numero di immobili visto che sul Web si guardano, si selezionano e si scremano praticamente in un click. Di certo poi sono tanti i fattori che possono spingere o meno in lato il mercato immobiliare, a partire dall’accesso al credito che spesso per le famiglie, ed in particolare per quelle che devono acquistare la prima casa ad uso residenziale, è caratterizzato da insidie ed ostacoli.