Compravendite immobiliari in forte contrazione

di Redazione Commenta

Spread the love

Dopo una parvenza di scarso recupero interpretato nel corso degli ultimi due trimestri del 2011, il primo trimestre 2012, per il mercato immobiliare italiano, si tinge di colori particolarmente deludenti, in grado di disattendere i segnali positivi, e tornando a mostrare elevati tassi di contrazione. In particolare, il tasso tendenziale annuo del volume di compravendite nel primo trimestre 2012 sarebbero stato pari a -17,8 punti percentuali, con un passo indietro estremamente significativo.

Il settore residenziale, in particolare, nel primo trimestre del nuovo anno ha fatto rilevare 110.021 transazioni, con una quota sull’intero mercato immobiliare per numero di compravendite che si aggira intorno al 45% circa. Si tratta di un passo indietro molto dannoso rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando le compravendite erano state pari a 136.780, quasi il 20% in più.

Inoltre, sembra essere “analogo l’andamento nel settore delle pertinenze, che con 35.597 NTN (36,1% del mercato), per la maggior parte riconducibili all’uso residenziale, dopo due trimestri di rialzo perde il 17,4%” – evidenzia un approfondimento curato da Tribuna Economica – “Continua la contrazione degli scambi nei settori non residenziali, con il segmento del terziario (2.618 NTN) che perde il 19,6% delle transazioni, seguito dal commerciale (6.521 NTN), -17,6% e infine diminuzioni più contenute si rilevano nel settore produttivo (2.279 NTN), -7,9%”.

IMMOBILIARE LOGISTICA 2012

Per quanto concerne l’elevata flessione delle compravendite di abitazioni del I trimestre 2012, il trend “si evidenzia anche nelle maggiori otto città italiane. Con 17.663 NTN, le grandi città registrano complessivamente un tasso tendenziale pari a -17,9%. Si inverte, quindi, bruscamente la tendenza al rialzo rilevata con i tassi positivi del III e IV trimestre del 2011 (+2,7% e +8,0% rispettivamente)” – ha ribadito il magazine.

AFFITTO CASA A CORTINA D’AMPEZZO

In particolare, spiccherebbero le flessioni del 26,5% a Palermo, del 21,8% a Genova, del 21% a Firenze e Roma. Gravi, e superiori al 18%, anche i cali di Bologna e Torino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>