Nel terzo trimestre dello scorso anno le compravendite immobiliari per uso economico hanno fatto registrare in Italia un calo del 15,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A comunicarlo in data odierna è stato l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, che ha comunicato anche il dato complessivo sulle compravendite immobiliari del terzo trimestre 2009, attestatosi in discesa del 10,5%. E se le compravendite immobiliari per uso economico sono scese nel periodo del 15,9%, quelle ad uso residenziale sono scese meno della media con un -10,1%; secondo l’Istat la flessione più ampia delle compravendite per gli immobili ad uso economico può spiegarsi con il fatto che questa categoria di immobili risente maggiormente dello scenario macroeconomico negativo.
In termini numerici, nel terzo trimestre 2009 le compravendite immobiliari sono state complessivamente 174.800, di cui 10.924 per unità immobiliari ad uso economico e 162.514, con una percentuale pari al 93%, per unità immobiliari ad uso residenziale. L’Istituto Nazionale di Statistica, sempre relativamente al terzo trimestre 2009, ha altresì fornito la fotografia sulle compravendite immobiliari a livello geografico.
Ebbene, nel periodo il Centro Italia ha fatto registrare una contrazione delle compravendite del 10,7%, sostanzialmente in linea con la media nazionale, mentre è nel Nord-est e Nord-ovest, con un calo delle compravendite immobiliari, rispettivamente, del 12,4% e del 13,7%, dove la flessione è stata più ampia. Una buona tenuta delle compravendite immobiliari c’è stata invece nel terzo trimestre 2009 nelle Isole e nel Sud con una contrazione circoscritta, rispettivamente, al 4% ed al 5,7%; per quanto riguarda l’entità della discesa su scala geografica delle compravendite immobiliari, l’Istituto Nazionale di Statistica ha sottolineato come la tendenza sia stata comune sia per le unità immobiliari ad uso economico, sia per quelle ad uso residenziale. Nel complesso, quindi, il Rapporto Istat rivela e conferma come sul comparto immobiliare la crisi finanziaria ed economica abbia lasciato il segno sulle transazioni immobiliari con segnali più accentuati gli immobili ad uso produttivo a causa sia del taglio degli investimenti delle imprese, sia spesso per mancanza di risorse.