A fine agosto il commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, ha firmato l’ordinanza n. 29 per lo stanziamento di risorse per le ristrutturazioni delle abitazioni danneggiate dal sisma e classificate B o C, cioè temporaneamente o parzialmente inagibili (vedi Classificazioni di agibilità). Cerchiamo di comprendere cosa riguardi il provvedimento, e in che modo potrebbe essere di sollievo alla difficile situazione in cui vertono migliaia di cittadini che hanno subito gli effetti devastanti del sisma.
Il provvedimento – riporta il magazine EdilTecnico.it – “riguarda le abitazioni a titolo principale comprese le strutture e le parti comuni ma anche le abitazioni date in affitto attraverso un regolare contratto di locazione”. La misura massima concedibile è pari all’80% del costo ammissibile e riconosciuto, che si ottiene moltiplicando il costo convenzionale di 370 euro/mq + Iva (stabilito per questa tipologia di danno) per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati. Se il costo dell’intervento che risulta dalla stima eseguita da un professionista è inferiore, il contributo dell’80% sarà calcolato sull’effettivo importo dei lavori.
“Per la parte di superficie eccedente i 120 mq e fino a 200 mq” – prosegue il quotidiano online – “il costo convenzionale si riduce a 200 euro/mq e scende a 100 euro a mq per le superfici superiori ai 200 mq. Il contributo sarà incrementato fino al 20% in presenza di vincoli culturali e paesaggistici. Il finanziamento comprende gli interventi di riparazione dei danni e di rafforzamento antisismico delle strutture, sia delle unità immobiliari, che delle parti comuni e verrà erogato dall’istituto di credito scelto dal richiedente direttamente all’impresa esecutrice dei lavori e ai tecnici che hanno curato la progettazione in due diverse tranche: il 40% quando verrà attestata l’esecuzione di almeno il 50% dei lavori, il 60% a saldo a conclusione dell’intervento”.
Le domande devono essere presentate entro il 30 novembre 2012 al sindaco del Comune nel quale è situato l’edificio danneggiato e varranno anche come comunicazione di inizio dei lavori. Gli stessi lavori dovranno essere terminati entro un termine massimo di 8 mesi, con possibilità di ottenere una proroga di altri 4 mesi per giustificati motivi. La domanda dovrà essere corredata da una perizia realizzata dal tecnico incaricato del progetto.
Sulla vicenda del sisma, vedi anche Terremoto Emilia cresce la richiesta di case in affitto.