Il prezzo delle case è cambiato nell’ultimo anno in modo diverso a seconda che si siano prese in considerazione le case vecchie oppure quelle nuove. Lo ha confermato l’ISTAT che trimestralmente si occupa degli indici dei prezzi relativi alle case acquistate censendo il totale degli alloggi, nuovi o esistenti.
Il prezzo degli alloggi esistenti è ha subito una flessione considerevole attestandosi sugli 84 punti dopo che 100 era la base di riferimento relativa all’anno 2010. Nel secondo trimestre 2014 ha perso ben 16 punti. L’indice delle case nuove, invece, ha fatto il movimento opposto fino al 2012 salendo fino a 105,4 punti poi ha iniziato a ridursi ma nel terzo trimestre del 2014 si era comunque assestato sui 100,8 punti.
L’Istat racconta che l’anno scorso, tra luglio e settembre, chi ha comprato casa, ha preferito assicurarsene una nuova, pagandola poco di più del prezzo di riferimento del 2010. Le abitazioni esistenti, invece, costavano un sesto in meno degli anni passati ma non sono state nelle mire degli aspiranti proprietari.
Anche se i permessi per edificare si sono ridotti sensibilmente, sul mercato ci sono ancora tanti alloggi costruiti in cerca di compratori. I dati del 2014 dicono che gli edifici residenziali sono diminuiti dell’11,4 per cento in un anno mentre quelli non residenziali sono diminuiti del 10,8%.
Il numero di alloggi dei nuovi fabbricati residenziali si ferma anche nel primo semestre del 2014 sotto la soglia delle 14.000 unità per trimestre. Stesse considerazioni valgono per la superficie utile abitabile che si è portata a un nuovo minimo della serie con 942.605 mq.
Ad ogni modo anche se ci sono meno costruzioni, si parla sempre di eccesso di offerta rispetto alla domanda, diminuita per colpa della crisi e della riduzione del potere d’acquisto degli italiani.