In Corea del Sud, a partire dal prossimo mese, entreranno in vigore delle nuove disposizioni che ridurranno l’ammontare che gli istituti di credito potranno erogare ai mutuatari per le operazioni di acquisto di una proprietà immobiliare all’interno del Paese.
L’obiettivo è ovviamente quello di contrastare l’eccessivo indebitamento dei proprietari immobiliari, istituendo per tale scopo un limite rigido tra il reddito annuo percepito dai mutuatari e, appunto, il limite massimo che essi potranno richiedere.
Secondo gli analisti questo atteggiamento da parte del governo sulle banche locali, produrrà una flessione delle compravendite nel mercato immobiliare della nazione asiatica, e un conseguente calo dei prezzi.
Già durante il corso del 2010 i valori commerciali delle abitazioni della Corea del Sud sono diminuiti di circa 2,2 punti percentuali, per il primo declino su base annua degli ultimi sei anni, come confermato dalla Kookmin Bank.
Per quanto riguarda i limiti sopra introdotto, questi saranno pari fino a un massimo del 50% per quanto riguarda le operazioni di acquisto di un appartamento nella capitale, Seoul, e fino al 60% per quanto riguarda le aree esterne alla principale metropoli della nazione.