Sono sempre di meno le nuove case in corso di costruzione nel mercato degli Stati Uniti d’America. Secondo gli analisti, infatti, non vi sarebbero attualmente degli evidenti segnali di una ripresa del comparto immobiliare americano per quanto concerne le società di costruzioni, con un andamento del settore che dovrebbe mantenersi su soglie di estrema debolezza anche nel corso dei prossimi mesi, contribuendo in tal modo a chiudere un 2011 decisamente negativo.
Stando alle ultime stime diramate dal Dipartimento del Commercio, infatti, le società di costruzione avrebbero dato seguito a lavori di realizzazione di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo per un volume annualizzato pari a 571 mila unità, 5 punti percentuali in meno rispetto a quanto riscontrato nel corso del precedente mese di luglio, e ad ogni modo mai così male nel corso degli ultimi tre mesi a noi più vicini.
Il dato evidenzia un’estrema debolezza del comparto immobiliare statunitense. Basti considerare che la maggioranza degli economisti considera positivo un dato pari a un volume annualizzato di 1,2 milioni di unità, e comunque insufficiente – per denotare un buono stato di salute del mercato immobiliare locale – qualsiasi dato che permanga in maniera stabile al di sotto del milione di unità.
Malissimo, all’interno del macro dato fornito dal Dipartimento del Commercio, l’andamento delle costruzioni di appartamenti condominiali. Le case all’interno di fabbricati multifamiliari hanno infatti subito una flessione delle nuove costruzioni pari a 12,4 punti percentuali. Migliore è invece l’andamento delle costruzioni delle case unifamiliari, che assorbono circa i due terzi dell’attività delle società di costruzione, e che hanno chiuso il mese di agosto con una contrazione di 1,4 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Tra le principali cause di questa ennesima contrazione, le sfavorevoli condizioni del meteo, con l’Uragano Irene che ha di fatto sospeso le attività di costruzione nell’area nord orientale del Paese.