Negli Stati Uniti cala oltre le aspettative il numero di avvii dei nuovi cantieri: per gli esperti la causa sarebbe un clima non certo ottimale.
Un interessante report pubblicato nel corso dei giorni passati dal Dipartimento del Commercio di Washington evidenzia l’attuale scenario dell’industria delle costruzioni negli Stati Uniti d’America. Ciò che fuoriesce dall’analisi del Dipartimento è una situazione per certi versi contrastante, in grado di denotare una crescita per certi versi sorprendente delle richieste di costruzione, di fronte a un calo dell’avvio dei lavori nei cantieri già aperti.
I dati forniti dall’istituzione americana ci dicono infatti che nel mese di dicembre 2009 l’avvio dei lavori per la realizzazione di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo è calato oltre le attese, mentre le richieste alle autorità competenti in materia di concessione dei permessi edilizi sono cresciute.
Gli elementi di cui sopra solo parzialmente entrano tuttavia in contrasto: stando alle prime analisi pubblicate a corredo del report del Dipartimento, una causa determinante di questa differenza di trend tra l’avvio dei lavori nei cantieri già esistenti e la richiesta di apertura di nuovi cantieri potrebbe essere riconducibile al meteo, piuttosto inclemente nel corso del mese di dicembre, che avrebbe pertanto scoraggiato la messa in opera delle fondamenta, in attesa di un clima migliore.
Nell’ultimo mese dello scorso anno, infatti, i lavori sono iniziati su un volume annuo pari a 557 mila case, in calo del 4% rispetto al mese di novembre del 2009. Di contro, le concessioni di future costruzioni sono salite ai massimi livelli storici recenti.
Per gli osservatori di settore, l’espansione e l’estensione dei benefici fiscali che il governo ha riservato agli acquirenti di una prima casa potrebbe supportare la ripresa della domanda lungo tutta la prima parte dell’anno in corso, dando ai costruttori ulteriori ragioni per avviare nuovi progetti realizzativi. A proposito dell’industria di costruzione, un report del Dipartimento del Lavoro dimostra come a dicembre i prezzi all’ingrosso sono cresciuti dello 0,2%, dopo il boom dell’1,8% nel mese di novembre.