Continuiamo il nostro viaggio nel report stilato dall’Agenzia del Territorio sull’andamento del mercato immobiliare italiano, e su come vengono distribuiti gli spazi abitativi sul nostro Paese. Stando a quanto afferma il volume “Gli immobili in Italia”, la superficie lorda delle abitazioni, stimata secondo i criteri descritti nello stesso elaborato, è pari a circa 3,8 miliardi di metri quadri. Vediamo dunque in maniera più dettagliata quali siano le elaborazioni del Territorio.
Stando a quanto emerge dall’analisi, “la superficie media di un’abitazione in Italia, determinata come rapporto tra superficie complessiva e numero di unità abitative totali, è pari a 114,7 metri quadri. Le regioni con abitazioni mediamente più grandi sono l’Umbria (132 metri quadri), il Friuli Venezia Giulia (130 metri quadri), il Veneto (130 metri quadri). Le dimensioni mediamente più ridotte si riscontrano in Valle d’Aosta (92 metri quadri), Liguria (95 metri quadri) e Basilicata (102 metri quadri)”.
Ancora, afferma l’Agenzia del Territorio, “il rapporto tra superficie complessiva e numero di abitanti (popolazione residente) misura, in qualche modo, il differenziale di fabbisogno abitativo potenziale. Si osserva come la Valle d’Aosta, pur disponendo di abitazioni mediamente più piccole rispetto alla media nazionale, registra una misura dello spazio abitativo per singolo residente di gran lunga superiore a quello medio nazionale, rispettivamente 90 metri quadri contro i 64 metri quadri. Ciò dipende senza dubbio dall’esistenza di numerose abitazioni date in locazione a fini turistici, oppure di proprietà di non residenti che le utilizzano per la villeggiatura”.
Infine, sottolinea l’Agenzia del Territorio nel capitolo 2 del suo report, “la Campania, la Basilicata, la Puglia, il Lazio e la Lombardia, sono regioni con una superficie media per abitante inferiore alla media nazionale. Per la Basilicata il dato riflette soprattutto la contenuta dimensione media dell’abitazione rispetto a quella nazionale” (vedi anche il nostro speciale sull’immobiliare base della ripresa economica italiana).
Complessivamente, si conclude, rispetto all’anno precedente si è registrato un incremento della superficie abitativa dell’1,5 per cento a livello nazionale.