Dubai, dopo un anno nerissimo, forse all'orizzonte appaiono i primi segnali di una ripresa immobiliare.
In queste settimane abbiamo descritto il mercato immobiliare italiano e internazionale, e il suo andamento attuale, definendo questa crisi come caratterizzata fondamentalmente da una certa rigidità dei prezzi all’offerta.
Ebbene, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il mercato immobiliare di Dubai si contraddistingue per un trend nettamente differente dalle varie realtà più “mature”, con dei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo e ad uso commerciale oramai in fortissima decrescita da oltre un anno a questa parte.Basti pensare, ad esempio, che l’attuale livello dei prezzi è similare solamente a quello del secondo trimestre del 2007, periodo ai margini di una straordinaria crescita dei valori immobiliari che portò il 2008 a chiudersi con una variazione in positivo di oltre l’80% su base annua.
Ora la situazione – rivela un recente studio condotto da Colliers International – è sensibilmente mutata. Nel corso del terzo trimestre, sentimenti positivi hanno accolto un incremento del 7% dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, ma su base trimestrale. Su base annua, invece, il decremento rimane piuttosto sostanzioso, e ancora pari a un – 47% che fa disperare numerose industrie di costruzione che hanno investito nel 2008 nel mercato di Dubai.
Ma come interpretare questo dato? Sebbene non ci si possa sbilanciare in commenti eccessivamente positivi, l’elemento che maggiormente emerge dalle prime valutazioni è quello di un rallentamento della crisi locale, attesa ma non in queste proporzioni. Dubai ha infatti visto sorgere in maniera molto rapida migliaia di appartamenti poco prima della crisi creditizia che ha colpito mezzo mondo. Le nuove case sono rimaste invendute, e alcuni cantieri non sono stati portati a compimento.
La ripresa, pur di entità poco sorprendente, sembra ora essere avviata, se è vero che le transazioni immobiliari sono cresciute del 64% nel terzo trimestre rispetto al secondo. I prezzi del 2010 dovrebbero invece essere sensibilmente più elevati di quelli che verranno registrati nel quarto periodo 2009.