Enel, il principale operatore elettrico italiano, ha in mente di dismettere parte del proprio patrimonio immobiliare, comprendendo 625 abitazioni, terreni, uffici e laboratori. Come molte altre corporate nazionali e internazionali, in altri termini, la società sta cercando di crearsi un tesoretto di liquidità andando a dismettere immobili non strumentali, ottimizzando in tal modo la gestione del proprio patrimonio di mattoni.
La maggior parte dei fabbricati – comunica la società – si trova al centro nord, con oltre 700 cespiti (stando alle indiscrezioni di idealista.it) presenti nel solo Piemonte, seguiti dai 416 in Veneto. A seguire, 269 cespiti in Toscana e 266 in Lombardia, 109 nel Lazio, 157 in Liguria, 45 in Sardegna, 16 in Basilicata (vedi anche Risparmio energetico casa del 70% con la geotermia).
Sempre stando a quanto riportava il sito web idealista.it, “l’elenco completo sarà pubblicato su un apposito sito internet, non ancora attivo, per la promozione sul mercato, online entro la fine di marzo, assistito da un call center dedicato. l’obiettivo è offrire la possibilità di presentare offerte sul primo lotto di immobili già entro la fine della primavera. l’intero processo di dismissione dovrebbe concludersi entro tre anni, con la possibilità di estensione per un ulteriore anno” (vedi anche Sconti bolletta Enel con vendita casa Frimm).
Come da esperienza di alcuni concorrenti, sul portale sarà possibile registrare il proprio interesse per uno o più immobili presenti. In questo modo, appena sarà ultimata la necessaria fase di due diligence, sarà possibile essere avvisati nel momento della partecipazione alla procedura di vendita, presentando offerte di acquisto.
Sempre secondo le indiscrezioni riportate da idealista.it, “verranno proposte vendite singole e vendite aggregate, anche tenendo conto delle segnalazioni pervenute sull’elenco pubblicato. online ciascun immobile verrà arricchito nel tempo di tutte le informazioni commerciali: la vetrina immobiliare sul web metterà a disposizione tutti gli aspetti di interesse di un potenziale acquirente in una virtual data room” – conclude infine il portale.