Nel periodo dal 2006 al 2009 le risorse destinate al Fondo sostegno affitti sono passate da 310.660.000 euro a 181.101.060 euro, segnando un calo del 43%. A rilevarlo è il Sindacato della UIL – Servizio Politiche Territoriali -, nel quinto Rapporto “famiglia-reddito-casa”, da cui tra l’altro è emerso come sia sempre in crescita il numero di famiglie che in Italia cercano una casa in affitto. Il tutto in un contesto di mercato caratterizzato da prezzi per le locazioni che sono ancora troppo onerosi, e da una tendenza che non è in linea con quella registrata negli ultimi anni dal mercato immobiliare. Se infatti rispetto al 2007 è ora possibile comprare in Italia case a prezzi più bassi in molte zone, lo stesso non dicasi per gli affitti che nell’arco di tre anni, invece, sono in media aumentati raggiungendo livelli proibitivi nelle grandi metropoli come tra l’altro denunciato più volte dai Sindacati degli Inquilini.
Tale tendenza, in parte, è da spiegarsi con il fatto che i venditori di immobili, piuttosto che cedere case a forte sconto rispetto magari al prezzo iniziale con cui è stata avviata la trattativa di compravendita, preferiscono locare l’immobile in attesa di tempi migliori e “sfruttando” la crescente domanda abitativa da parte delle famiglie italiane. Nel Rapporto della Uil, inoltre, si legge come sia urgente la necessità di mettere l’affitto al centro di tutto iniziando a mettere a punto politiche fiscali che risultino premianti.
In tal senso, il Sindacato ritiene che potrebbe essere una soluzione sia l’introduzione della cosiddetta cedolare secca sui canoni di locazione, sia l’introduzione della possibilità, da parte dell’inquilino, di poter detrarre una quota parte del canone di affitto ogni anno nella dichiarazione dei redditi. Soluzioni di questo tipo, come tra l’altro messo in risalto nei mesi scorsi anche dai Sindacati degli Inquilini, garantirebbero una buona emersione dei contratti di affitto in nero.