In Francia si riscontrano evidenti segnali di ripresa dell'immobiliare commerciale.
Un nuovo report curato dalla Cushman & Wakefield sostiene che il mercato degli investimenti nell’immobiliare commerciale sarebbe cresciuto del 41% (su base annua) durante i primi nove mesi dell’anno, per un controvalore delle transazioni che si avvicinerebbe alla importante soglia dei 7 miliardi di euro.
Questo segmento del mercato immobiliare francese, continua inoltre l’analisi della società di consulenza, ha toccato un punto minimo nel 2009, quando il controvalore delle transazioni non riuscì nemmeno a superare i 7,8 miliardi di dollari complessivi, avviando poi una lunga e graduale ripresa dagli inizi del 2010.
Per quanto concerne le attività predominanti nella torta dell’immobiliare commerciale francese, vi sono invero pochi dubbi: a dominare sono infatti ancora gli uffici, che tuttavia hanno perso significative quote di mercato, arrivando – con i loro 3,9 miliardi di dollari – a contare solo per il 58% del mercato, contro il 67% del 2009.
A guadagnare terreno sono i negozi al dettaglio, che hanno potuto contare su un volume di investimenti che ha sfiorato 2,4 miliardi di dollari, in crescita record, durante il terzo trimestre del 2010, dell’86% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Tra gli investitori più attivi in questo comparto immobiliare figurano senza alcun dubbio i tedeschi, anche se non mancano significative contribuzioni dall’Asia e, all’interno del continente orientale, dalla Cina e dalla Corea del Sud. In crescita anche gli impieghi dall’Inghilterra e dall’Olanda.