In Giappone cala il numero delle proprietà vendute in seguito a pignoramenti.
Nella capitale giapponese, Tokyo, il numero delle compravendite aventi ad oggetto delle proprietà immobiliari precedentemente pignorati sono calati per la prima volta dal 2008. Secondo Sanyo Appraisal Corporation, che ha curato il monitoraggio periodico, il merito di questa flessione da parte del dato è attribuibile alle nuove disposizioni introdotte dal governo locale, che ha predisposto modifiche alle normative in termini di rinegoziazione e di moratoria dei pagamenti.
Ne consegue che, proprio grazie allo sforzo prodotto dall’istituzione governativa giapponese, il numero di proprietà immobiliari e di terreni venduti all’asta in quanto precedentemente pignorati è calato di 17 punti percentuali nel semestre terminato il 31 marzo 2010, per una quota di poco inferiore alle 2.330 unità. Il prezzo al quale sono state concluse le trattative è invece stato fissato in 83,7 miliardi di yen complessivi (al cambio attuale, pari a circa 917 milioni di dollari), l’11% in meno rispetto al semestre terminato il 30 settembre 2009.
Come già introdotto in sede di apertura del presente approfondimento, le banche hanno segnalato un minor numero di crediti deteriorati proprio grazie alle novità finanziarie introdotte dal governo. A tal proposito, la gran parte degli analisti non si attende ora un’inversione di tendenza del dato, per il quale non sono pertanto stimate nuove accellerazioni, per lo meno nel breve o nel medio termine.
Stando ai dati consuntivi offerti dal governo, gli istituti di credito giapponesi hanno rinegoziato circa 10,5 trilioni di yen di finanziamenti immobiliari (e non) richiesti da persone fisiche o piccole imprese, nel periodo compreso tra il 4 dicembre 2009 e il 31 marzo 2010.
Sempre a fini statistici, ricordiamo inoltre come la percentuale di proprietà immobiliari e terreni venduti con successo alle aste sia salita al 93% del totale contro l’87,6% del semestre precedente.