A Milano l’immobile tipico nel capoluogo lombardo è la casa di ringhiera che è sempre di moda, oggetto di periodici interventi di ristrutturazione, e preferita maggiormente dai giovani. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata sulle case di ringhiera sotto la Madonnina dal Gruppo Immobiliare.it in concomitanza con l’approssimarsi della festa del Santo patrono.
Complessivamente a Milano ci sono all’incirca 70 mila case di ringhiera, con un 5% che sul Web è in vendita o in locazione con prezzi che chiaramente variano in base alla loro posizione. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, Carlo Giordano, le case di ringhiera nel Comune di Milano continuano a vivere e ad esistere a fronte di richieste da parte di single e giovani coppie, ed interventi di ristrutturazione lungo i Navigli, nella prima periferia, ed in altre zone della Città.
E se le case di ringhiera sono sempre di moda, l’Ad del Gruppo Immobiliare.it ha posto l’accento sul fatto che è cambiato rispetto agli anni scorsi la popolazione che vive in queste unità immobiliari; in passato, infatti, per effetto dell’immigrazione interna, si potevano trovare inquilini e proprietari di Puglia, Sicilia, Calabria e Sardegna, mentre al giorno d’oggi in prevalenza troviamo immigrati dai paesi del Nord Africa e dall’Oriente.
Ma ci sono anche case di ringhiera che non sono state mai ristrutturate e che di conseguenza sono vittime sia del degrado, sia dell’incuria con la conseguenza che lo scarto di prezzo tra le case di ringhiera in buono stato e più alla moda, e quelle popolari, è molto alto. Basti pensare che sui Navigli una casa di ringhiera viene venduta a 4.000 euro al metro quadrato, mentre in periferia il prezzo si dimezza a 2.000 euro al metro quadrato. Stessa musica per gli affitti con 1.000 euro al mese per una casa di ringhiera in buono stato e/o in zone centrali della Città, data in locazione, e con 650 euro al mese per quelle che invece hanno necessità di essere ristrutturate.
