Affinchè possa raggiungere un livello “accettabile”, i prezzi delle case del mercato immobiliare cinese dovranno calare ancora. Quanto? A dircelo, una recente ricerca condotta dalla Direzione del Comitato Affari Economici e Finanziari del Congresso cinese, secondo cui i valori commerciali delle abitazioni del Paese asiatico dovranno diminuire di almeno un altro 30% per poter conseguire una soglia ragionevole.
Stando a quanto affermato da He Keng, direttore del Comitato, i prezzi delle case avranno raggiunto un livello accettabile solamente quando, per comprare una casa, una famiglia potrà impiegare sei anni del proprio stipendio. Pertanto, basandosi su tale parametrazione, è bene che i prezzi degli immobili della nazione calino almeno di 30 punti percentuali rispetto alle attuali soglie, pur con le opportune distinzioni.
He Keng ricorda infatti come l’esatta intensità del declino non potrà che variare da zona a zona, da città a città, e da densità della domanda a densità della domanda. Come a dire che l’auspicato calo del 30% rispetto ai valori commerciali attuali delle case è un declino “medio”, ma che in alcune aree metropolitane o periferiche, non è scontato che i prezzi debbano diminuire di una simile – corposa – entità.
Grazie ai provvedimenti posti in essere dal governo per cercare di evitare il pericoloso scoppio della bolla immobiliare, attualmente i prezzi delle case stanno continuando a calare, dopo esser stati protagonisti di quella che pareva essere una inarrestabile ascesa. I dati ufficiali ci dicono che nel mese di dicembre i prezzi sono diminuiti di 1,9 punti percentuali rispetto al mese precedente, e di 6,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Complessivamente, ad ogni modo, nel 2011 i prezzi delle case cinesi sono cresciuti del 10%: tanto, ma pur sempre il ritmo meno intenso dal 2008. In calo, invece, il volume di case vendute (- 17%), per la prima volta dal 1998.