Ad Hong Kong cresce la fiducia per un buon 2010 per l'andamento del mercato immobiliare.
Il mercato immobiliare residenziale di Hong Kong trascorrerà serenamente un altro anno positivo durante il 2010. A sostenerlo in maniera esplicita è la Sun Hung Kai Properties Ltd., il più importante sviluppatore di progetti real estate del mondo (per capitalizzazione di mercato), che si è espressa in tali termini tramite l’executive director della propria divisione real estate, Victor Lui, durante una recentissima intervista.
Victor Lui ha infatti dichiarato di “non vedere alcun pericolo di bolle nel mercato immobiliare di Hong Kong”, aggiungendo come la ripresa economica della metropoli, tassi di interesse ai minimi storici e un’offerta di nuove abitazioni ancora molto bassa hanno generato un forte incremento dei valori abitativi durante lo scorso anno, giunto mediamente a sfiorare i 30 punti percentuali di apprezzamento, pur con una performance non certo omogenea.
Il mercato immobiliare residenziale di Hong Kong potrebbe pertanto proseguire il proprio sviluppo con un anno ancora positivo sia per quanto riguarda la formazione dei valori di compravendita delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, sia per ciò che concerne il volume delle transazioni stesse. Buone previsioni riguardano anche il fronte dei mutuatari, con delle insolvenze previste in termini molto contenuti.
Per ciò che concerne il futuro del mercato immobiliare di Hong Kong, gli economisti di Credit Suisse sostengono che le autorità bancarie e amministrative dell’area non interverranno in maniera significativa per cercare di influenzare il trend del real estate; è invece probabile – come sostenuto in una recente dichiarazione da parte del team di analisti dell’istituto di credito elvetico presente in loco – che per altri due, o forse tre mesi, il governo stia semplicemente ad osservare come si evolverà la situazione del mercato immobiliare residenziale.
Stando ai dati CPA, infine, l’indice che misura l’andamento dei prezzi delle case di Hong Kong non nuove è calato dell’1,2% nei primi sette giorni di marzo rispetto alla settimana precedente, a causa dell’avvio della vendita di nuovi progetti immobiliari.