In Europa c’è un Paese che adotta la moneta unica che continua a far registrare segnali tutt’altro che incoraggianti dal fronte immobiliare. Stiamo parlando della Spagna, un Paese dove la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti ha lasciato il segno visto che fatto crollare il castello di carta rappresentato da “mutui facili” e soprattutto da massicci piani di costruzione di nuovi immobili che poi sono rimasti invenduti.
E così, a fronte di un’offerta ampia, e di una domanda molto selettiva, nel Paese iberico i prezzi delle case sono tornati indietro di sette anni, ovverosia si sono riportati sui livelli dell’anno 2004. A riportarlo è il portale di annunci immobiliari online Idealista.it citando i colleghi spagnoli dell’omonimo sito che hanno rilevato come in Spagna a battere un colpo, per quel che riguarda la ripresa del mercato immobiliare, siano solamente le Canarie.
Pollice verso, invece, per tutte le altre aree della Spagna, a partire da Madrid e passando per Barcellona e per le Baleari. In particolare, Idealista.it riporta come nel primo trimestre del corrente anno ci sia stata una contrazione del 3,4% dei prezzi degli immobili a Barcellona, ma anche a Madrid, con un -1,9% nel trimestre sopra citato, le quotazioni si confermano in caduta libera; più contenuta, con un -1,6%, è stata invece la discesa dei prezzi a Valencia.
In ogni caso, considerando i picchi massimi dei prezzi, la discesa media, una vera e propria caduta, è pari al 20,1% a Barcellona, al 15,9% a Madrid, e del 22,7% a Valencia. Semaforo rosso anche in altre zone importanti della Spagna per l’immobiliare come Saragozza, con un -2,5% nel primo trimestre del 2011, mentre Palma de Maiorca e Bilbao si difendono limitando la discesa, rispettivamente, allo 0,6% ed allo 0,7%. Il ritorno dei compratori dalla Germania, invece, come sopra accennato, ha sostenuto le quotazioni degli immobili nelle Canarie con un rimbalzo medio dei prezzi pari all’1,6%.