Tra crisi sventate e crisi ancora in essere, tra pericoli di speculazione e tentativi di rilanciare un real estate sopito, l’immobiliare internazionale estivo non riesce a conferire una strada certa ai propri investitori. Cerchiamo allora di comprendere cosa stia accadendo al di fuori dall’Europa, dimenticandoci, almeno per qualche minuto, delle straordinarie criticità che stanno vivendo i mercati del mattone del vecchio Continente, alle prese con generalizzati cali delle quotazioni, e freni al numero delle compravendite.
Partiamo dal principale mercato emergente del mondo, quello cinese. A Pechino (e non solo) è sempre piuttosto fervente l’attesa per la pubblicazione degli elementi statistici legati all’andamento dei prezzi delle case, assunti come parametro di riferimento per l’indicizzazione della bolla immobiliare. Tra accelerate e frenate, il governo e le istituzioni monetarie locale hanno cercato di porre freno alle speculazioni, senza ottenere con continuità i risultati sperati.
E così, nonostante i continui allarmi, anche nel corso del mese di luglio il prezzo delle nuove case è cresciuto in buona parte del territorio nazionale. Il real estate cinese è pertanto in forte crescita, grazie al calo dei tagli di interesse di riferimento che è stato effettuato dall’autorità monetaria del Paese asiatico, in grado di rendere più convenienti e meno onerosi i mutui e, di conseguenza, incentivare la domanda privata (in proposito, qui dove comprare casa a settembre 2012).
A subire una leggera ripresa è anche l’immobiliare statunitense, sebbene permangano forti dubbi sulla stabilità del sistema. Sul marco territorio a stelle e strisce, tuttavia, il lieve rimbalzo del real estate sembra aver assunto dei connotati molto particolari, andando a penalizzare le zone centrali, relative agli Stati che non hanno affaccio oceanico. Qui la crisi sembra essere entrata nella sua parte più profonda e consolidata, e non è ancora dato a sapere quando potrà esservi una attesa inversione di tendenza nelle quotazioni, nelle compravendite e nelle richieste di mutui casa.
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