Cosa pensano gli operatori del futuro del mercato immobiliare italiano? A rispondere a tale questione ha pensato Scenari Immobiliari, recentemente coinvolta nel 20mo Forum Nazionale (svoltosi a Santa Maria Ligure) all’interno del quale è emersa una sostanziale sfiducia di quanto potrà accadere nel real estate nazionale e internazionale se non vi saranno grandi novità da parte di banche e governo. Cerchiamo allora di scoprire cosa stimano gli operatori immobiliari per il futuro del loro comparto.
Ad affrontare il tema è stato il magazine Casa 24, de Il Sole 24 Ore, che in un articolo a firma di Paola Dezza cerca di riassumere le principali valutazioni effettuate da Scenari Immobiliari (vedi anche come acquistare l’immobile giusto).
“I dubbi riguardano la possibile ripresa” – afferma il quotidiano – “Secondo i risultati del sondaggio svolto tra gli operatori presenti emerge che quasi il 40% degli interessati individua tra il secondo e il terzo trimestre 2013 la data della ripresa nel settore residenziale, più spostata la ripresa per gli altri settori da fine 2013 al primo semestre 2014, mentre il comparto industriale – in sofferenza per via della crisi economica – potrebbe ripartire solo nel 2015. Ma la ripresa non ci sarà se prima non si verificherà il miglioramento dei parametri macroeconomici e se il Governo non si dimostrerà credibile e serio nell’applicare i cambiamenti. Ma devono anche riprendere i consumi e diminuire la pressione fiscale”.
Numeri molto tenui, pertanto, che non potranno che essere supportati da un intervento da parte dell’esecutivo, da più parti richiesto a gran voce. Inoltre, continua l’articolo di Dezza – “solo il 5,6% degli operatori ha risposto che deve anche calare il prezzo degli immobili per favorire il recupero del mercato, anche se il tema del repricing è ben condiviso da molti più dei soggetti chiamati a rispondere al sondaggio. Sempre sul fronte prezzi chi ha risposto alle domande ritiene che sarà la logistica il settore a perdere più valore nelle quotazioni. Nel residenziale il 45,8% delle risposte ritiene che la discesa dei valori al mq sarà contenuta tra lo zero e il 5%. Vedremo se i prossimi mesi daranno ragione a questo cauto ottimismo”.