Il primo trimestre del 2012 ha segnato un prolungamento delle difficoltà da parte del mercato immobiliare italiano, e una crescita graduale della fiducia e dell’ottimismo dei cittadini italiani riguardo il futuro del settore. Dopo un semestre di sostanziale stagnazione – infatti – una recente ricerca afferma che il 49% degli italiani ritiene che sia un buon momento per effettuare un’operazione di acquisto della casa, contro una proporzione che qualche mese fa era congelata intorno ai 45 punti percentuali.
Ad ogni modo, la percentuale risulta essere significativamente inferiore rispetto al 54% di luglio 2011, agli albori del picco di maggiore gravità della crisi finanziaria. Altro dato statistico di sicuro interesse è inoltre relativo alla percentuale di coloro che invece ritengono che sia preferibile rimandare gli investimenti al 2013, in netta riduzione rispetto ai periodi temporali di principale riferimento.
Ancora, occorre altresì evidenziare come – contestualmente all’evoluzione di cui sopra, risulterebbe essere in calo di due punti percentuali (dal 71% al 69%), la percentuale di coloro che invece ritengono non sia un buon momento per vendere. Cresce l’ottimismo nei confronti dei prezzi di vendita: la percentuale di coloro che ritengono prevedibile una flessione dei valori commerciali degli immobili presenti sul mercato è calata al di sotto del 40%, contro il 47% di gennaio.
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Tuttavia, non pochi sono i dubbi e gli interrogativi sul prossimo futuro. Uno su tutti, del quale più volte abbiamo parlato sulle nostre pagine, è quello relativo alla reintroduzione dell’imposta municipale unica, che presumibilmente potrebbe variare le aspettative italiane, apportando qualche gravame economico sulle stime.
A rendere ancora più complesso lo scenario, l’eventuale passo in avanti (o all’indietro, a seconda di come la pensiate) che il governo potrebbe effettuare in autunno sul fronte delle aliquote dell’imposta municipale, con possibili ritocchi al rialzo.