Sono arrivati poche ore fa gli ultimi dati ufficiali relativi all’andamento del mercato immobiliare del Lazio nel corso del 2011. A fotografare puntualmente l’evoluzione del real estate della regione nel corso dell’ultimo esercizio utile è stato il Rapporto Upi Lazio – Eures 2012, sullo stato delle province del Lazio, presentato recentemente dal presidente dell’Upi Lazio – nonché presidente della provincia di Frosinone – Antonello Iannarilli, e dal presidente dell’Eures, Fabio Piacenti. Vediamo allora in che modo si è evoluto il mercato immobiliare del Lazio nel 2011, e quali sono le prospettive sul breve termine.
Con un pizzico di sorpresa rispetto ad altre rilevazioni, il rapporto segnala una discreta tenuta del mercato immobiliare laziale rispetto ad altre macro aree italiane, rilevando addirittura una dinamica di poco superiore a quella del 2010, con una crescita di 0,2 punti percentuali, a fronte di un calo del 2,2 per cento avvenuto a livello nazionale.
Il numero delle compravendite sul mercato residenziale del Lazio passa così dalle 66.145 unità del 2010 alle 66.296 unità del 2011, con una crescita nelle province di Roma (+ 0,7 per cento, vedi anche “Crisi mercato immobiliare Roma 2012“) e Latina (+ 5 per cento) in grado di controbilanciare i valori in calo di Rieti (- 3,2 per cento), Viterbo (- 4,8 per cento), Frosinone (- 5,5 per cento).
Contestualmente, riporta l’Ansa in un proprio approfondimento, “si rileva tuttavia un aumento dei provvedimenti esecutivi di sfratto (+1,2% nel 2011 e 7.625 provvedimenti richiesti nel Lazio, a fronte di un calo del 2,8% in Italia); a livello provinciale, risulta sostanzialmente stabile il dato di Roma dove nel 2011 si sono registrati 6.686 provvedimenti esecutivi di sfratto (-0,4% rispetto all’anno precedente), mentre un decremento più sostenuto si registra a Rieti (-2,8%) e a Viterbo (- 3,1%)”.
Crescono i provvedimenti esecutivi “a Latina (+12,2%) e, soprattutto, a Frosinone dove in un anno risultano più che raddoppiati, passando da 69 nel 2010 a 149 nel 2011 (+115,9%). La principale causa dell’emanazione dei provvedimenti esecutivi di sfratto risiede nella condizione di morosità dell’affittuario (il 78,1% dei casi nel Lazio e l’87% in Italia), con l’incidenza maggiore nelle province di Rieti (97,2%), Viterbo (88,4%) e Roma (79,7%), rispetto a Latina (57,7%) e Frosinone (31,5%), dove la finita locazione risulta la causa prevalente (49,7% dei casi)” – conclude l’Ansa.