A distanza di qualche settimana dal nostro ultimo aggiornamento, torniamo ad occuparci del mercato immobiliare della Nuova Zelanda, che attraversa uno scenario contraddistinto da prezzi sostanzialmente elevati delle proprietà immobiliari ad uso residenziale, e un livello dei tassi di interesse di riferimento che rimane ai minimi livelli, e che potrebbe supportare una ripresa consistente della domanda del settore immobiliare, specialmente per quanto concerne il suo segmento abitativo.
Stando a quanto afferma l’ultimo numero del Roost Home Loan Affordability, in ottobre vi sarebbe stato un lieve deterioramento del mercato rispetto al precedente mese di settembre. Ad ogni modo, le previsioni dei consumatori neozelandesi per il futuro sembrano essere particolarmente solide, e probabilmente migliorate grazie al contribuito che il mantenimento di bassi livelli di tassi di interesse sta conferendo al complessivo panorama dell’area.
Secondo i dati statistici rilevati dall’osservatorio in questione, oggi è necessario impiegare il 52% del proprio reddito mensile medio per pagare il mutuo di una casa di medio valore commerciale: una proporzione piuttosto elevata, come si potrà evidenziare, che risulta altresì in crescita rispetto al 50,8% del mese di settembre, e contro una percentuale “ideale” che non dovrebbe superare un terzo del reddito mensile medio.
Ad ogni modo, comprare casa rimane uno degli investimenti più convenienti, e maggiormente preferiti, dai cittadini neozelandesi, che affermano di avere come principale obiettivo di impiego della propria vita proprio l’acquisto delle quattro mura, con una percentuale pari all’83,4%, contro il 55% di un anno fa, e il 71,6% di cinque anni fa.
Il lato negativo della medaglia è tuttavia rappresentato proprio dalle difficoltà reddituali dei neozelandesi: lo studio ricorda infatti come comprare casa oggi sia particolarmente arduo per la maggior parte dei cittadini dell’area, anche nel caso di un deposito iniziale ordinario, pari al 20% del valore di mercato dell’immobile.