Regno Unito, la Commissione Europea è tutt'altro che ottimista circa il futuro a breve termine del mercato immobiliare.
Anche la Commissione Europea, come ci si attendeva, ha avuto modo di esprimersi riguardo al futuro andamento del mercato immobiliare del Regno Unito. L’opinione della Commissione a proposito del real estate d’oltremanica non è stata particolarmente positiva, definendo come “depressed” il livello della domanda di proprietà immobiliari residenziali per la zona considerata.
Le motivazioni sottostanti questa considerazione sono d’altronde piuttosto note: la Commissione Europea evidenzia come i prezzi delle case nel Regno Unito siano troppo elevati rispetto a quanto dovuto, e come – a causa delle condizioni del mercato del lavoro – presto la domanda si stabilizzerà su livelli piuttosto bassi, trascinando al decremento i prezzi relativi alle proprietà immobiliari.
Occorre dire tuttavia che quanto predetto dalla Commissione Europea stride fortemente con l’attuale comportamento dei venditori di case britannici, il cui atteggiamento sembra rispecchiare quanto accade nei mercati immobiliari di tutto il Continente.
Chi offre proprietà immobiliari sembra infatti volerlo fare unicamente a prezzi particolarmente elevati rispetto a quanto l’entità della domanda suggerirebbe di fare. Chi pone un immobile sul mercato lo fa pertanto molto spesso con l’unica idea di massimizzare il rendimento dell’operazione, preferendo un rinvio della stessa transazione se le condizioni non sono ritenute soddisfacenti.
La conseguenza è quindi quella di comprimere l’entità dell’offerta, e mantenere così elevati i prezzi delle case.
La situazione potrebbe però cambiare – questo è quanto prevede la Commissione – nel momento in cui il mercato del lavoro dovesse peggiorare ulteriormente le proprie condizioni. In questo caso la disoccupazione potrebbe contrarre in maniera ancor più significativa la domanda, inducendo i venditori a uno sforzo per incontrare le esigenze degli acquirenti.
Rightmove Plc., a tal proposito, ha di recente rilasciato un report secondo cui nel mese di ottobre i prezzi all’offerta delle case londinesi avrebbero superato quelli della fine del 2007, picco massimo della bolla immobiliare ora forse in fase di sgonfiamento.