Bulgaria e Ungheria non sfuggono alla crisi che sta coinvolgendo i mercati immobiliari di mezzo mondo.
Torniamo a occuparci, a distanza di poche settimane, dell’andamento di alcuni mercati immobiliari nella parte centro – orientale del vecchio Continente. Parliamo oggi di diverse caratteristiche si stanno delineando in Bulgaria e in Ungheria, Paesi che – nonostante le buone prospettive – non hanno certamente evitato l’impatto più negativo di questa crisi.
In particolar modo, la Bulgaria è ancora oggi tra i Paesi che hanno subito il più grave decremento nei valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel terzo trimestre. Il report pubblicato da Knight Frank, infatti, dimostra che la contrazione dei prezzi in Bulgaria sarebbe pari addirittura al 28% su base annua: un valore fortemente in flessione, la cui diminuzione è ancora più significativa se la si confronta con la prestazione degli Stati Uniti (- 9,4%) e quella della Russia (- 9,10%).
La Bulgaria si candida pertanto come una delle potenziali maglie nere del Continente e del mondo intero. A livello globale, in proposito, i prezzi delle proprietà residenziali sono aumentati del 68% dei casi nel trimestre considerato, ma dimostrano ancora un decremento su base annua nel 57%, con Israele miglior performer con un incremento del 13,7% rispetto al 2008.
Pur inferiori, le difficoltà dei mercati immobiliari coinvolgono anche l’Ungheria. Qui ad essere in situazione piuttosto delicata è soprattutto il settore commerciale: secondo quanto dichiarato dal quotidiano economico locale Napi Gazdasag, infatti, nel Paese solamente un quarto dei centri commerciali in fase di realizzazione potrà essere completato entro i prossimi due anni.
La crisi finanziaria ha infatti contratto le disponibilità liquide degli operatori di settore, con la conseguenza di ridurre la vivacità degli investimenti. Di conseguenza, secondo i dati forniti dalla Associazione Nazionale dei Centri Commerciali Ungheresi, solamente 90 mila dei 350 mila metri quadrati di centri commerciali nel Paese potrà essere completato entro il prossimo biennio.
Torneremo su tali Paesi nel corso delle prossime settimane.