I prezzi delle case svedesi potrebbero calare ancora durante i prossimi mesi, a causa degli incombenti rischi di recessione sull’economia del Paese scandinavo. Ad annunciarlo è il governatore della Banca Centrale locale (la Riksbank) Stefan Ingves, che apre di fatto una nuova possibile era nel real estate di una delle nazioni che era ritenuta maggiormente distante dai pericoli di criticità economico finanziarie.
“Non è irragionevole pensare che i prezzi delle case possano calare un po’, o almeno stabilizzarsi al livello odierno” – ha dichiarato Ingves durante una recente intervista rilasciata a Stoccolma, soffermandosi poi sul fatto che le concessioni creditizie attuali siano significativamente inferiori rispetto a quanto riscontrabile appena uno o due anni fa, e ribadendo l’estrema debolezza dello sviluppo economico generale del Paese.
Le dichiarazioni di Ingves fanno seguito alle affermazioni del Fondo Monetario Internazionale, che in giugno ha evidenziato come i prezzi delle case locali apparivano “sopravvalutati”, e come pertanto nel corso del prossimo futuro a breve termine non potessero essere esclusi dei cali, anche rilevanti. I prezzi delle proprietà immobiliari sono già calati di 2 punti percentuali nell’ultimo trimestre, portando in ribasso da un picco massimo che era stato trascinato da una serie di provvedimenti stimolanti, come il taglio delle tasse, tassi di riferimento della Banca Centrale estremamente bassi, e una espansione economica molto rapida.
La Standard & Poor’s è in merito convinta che vi possano essere ampie possibilità che il mercato immobiliare svedese possa terminare in una bolla speculativa, contraddistinguendo i propri elementi statistici per uno sbilanciamento che rischia di contagiare ed essere contagiato da quanto sta avvenendo nella non distante Norvegia.
La crescita economica svedese, intanto, si fermerà allo 0,7% nel 2012 (dati Banca Centrale) contro il 4,5% del 2011, a causa del crollo delle esportazioni causate dalla crisi europea.