Barclays Capital ha pubblicato un report molto interessante su ciò che dovrebbe accadere nel mercato immobiliare statunitense. Se volete evitare di leggere l’intera analisi della società finanziaria, sappiate che gli osservatori di Barclays hanno individuato Phoenix e Atlanta quali aree immobiliari metropolitane dove poter compiere il numero più ampio di affari sul mattone nel corso dei prossimi anni.
La ragione di questa scelta è documentata nel report della stessa Barclays Capital, laddove si fa riferimento alla difficile situazione dell’immobiliare di Phoenix, dove i pignoramenti hanno toccato livelli record condizionando negativamente i valori commerciali delle abitazioni, e di quella di Atlanta, dove sarebbe possibile chiudere le migliori operazioni di compravendita per ciò che concerne le case di nuova costruzione.
Atlanta avrebbe infatti il potenziale per poter ospitare vendite di 47.317 nuove case ogni anno, contro i 46.485 di Phoenix e i 33.997 di Dallas. In termini di giri d’affari, però, lo scettro passerebbe da Atlanta a Phoenix, che dovrebbe poter annoverare un business valutato intorno ai 4,45 miliardi di dollari di nuove case vendute durante il prossimo anno, seguita da Washington con 3,94 miliardi di dollari e da San Diego con 3,31 miliardi di dollari.
Ricordiamo in proposito come Barclays Capital abbia sottolineato che Phoenix possiede prezzi delle case inferiori di quasi 56 punti percentuali rispetto a quelli rilevati nel corso del giugno del 2006, quando il mercato immobiliare dell’area metropolitana aveva toccato il suo massimo storico. Una prestazione che è ben al di sotto della media del mercato immobiliare statunitense, la cui flessione dei prezzi delle case è a quota 32%.
Sorride tuttavia il fattore demografico: dopo il calo della popolazione dell’11% riscontrato nel 2009, gli analisti si dicono convinti che a Phoenix la popolazione crescerà del 2,6% per anno, per i prossimi cinque anni, rinvigorendo la domanda immobiliare.