Potrebbe suonare come l’ennesima beffa per le fasce di popolazione meno agiata e, in realtà sembrerebbe esser proprio così. Stando a quanto affermato dalla Cgil in un recente approfondimento, ai pensionati che trasferiscono la propria residenza in un ospizio, il governo imporrebbe di pagare l’Imu (l’imposta municipale unica, sostitutiva della “vecchia” imposta comunale sugli immobili) come se si trattasse di una seconda casa, poiché lasciata vuota – pur a causa del ricovero.
A sancire questo salasso sulle tasche dei pensionati è l’articolo 13 della norma relativa sul decreto Salvaitalia, che disciplina la nuova imposta municipale unica, anche in caso di casa sfitta. Per costoro – a prescindere dalla motivazione per la quale l’immobile viene lasciato senza inquilini (nella fattispecie che esaminiamo oggi, per ovvi motivi di salute e di benessere – viene applicata un’aliquota Imu pressochè doppia perfino nella sua versione “base” (cioè, quella priva dei rincari applicabili a cura dei Comuni): dal 4 per mille al 7,6 per mille.
Secondo quanto commentato dal segretario generale di Spi – Cgile, Cantone, sulle pagine de La Repubblica – Liguria, “è una brutta notizia anche perché nella nostra regione ci sono 240 anziani ogni 100 giovani contro i 140 della media nazionale. È una cosa inaccettabile e vergognosa, gli anziani vengono ricoverati nelle case della terza età perché hanno dei problemi e non sono autosufficienti. Sono lì perché non stanno bene, ma non è detto che ci debbano restare. Ora il governo ha deciso che per quelli che hanno la residenza nella casa di riposo la proprietà diventa seconda casa. Questo vuol dire che dovranno pagare 1500-2000 euro in più anche se non hanno una gran pensione. Perchè devono essere sbeffeggiati così. E’ un vero e proprio cannibalismo. Non so neanche se è incostituzionale. Certamente è incostituzionale dal punto di vista civile”.
► DETTAGLI IMU 2012 SU SECONDA CASA