L’IMU (Imposta Municipale Unica) entrerà in vigore tra pochi giorni reintroducendo nel nostro ordinamento l’imposizione fiscale sulla prima casa, e incorporando una quota Irpef relativa alle rendite da locazioni immobiliari. Una imposta che colpirà non solamente chi possiede la seconda casa che vacanze, ma anche coloro che hanno una proprietà immobiliare abitativa adibita a locazione.
L’introduzione dell’IMU, anzi, corre il rischio di generare un evidente beneficio per coloro che posseggono case sfitte, penalizzando oltre modo chi invece affitta la propria seconda casa agli inquilini, con possibili ricadute economiche nei confronti di questi ultimi, che potrebbero presto trovarsi dinanzi a canoni di locazione più salati che in passato.
Finora, infatti, il fisco aveva “punito” con aliquote più elevate quei proprietari immobiliari che detenevano abitazioni non locale: una sorta di misura che intendeva scoraggiare quelle persone che non mettevano a frutto i propri spazi, con conseguenze negative sul fronte delle disponibilità di mercato, e tensioni locative più evidenti nelle grandi città.
Per costoro, contrariamente a quanto avveniva per i proprietari di seconde case che invece cedevano in affitto le proprie proprietà, erano previste aliquote sensibilmente più elevate. Con l’introduzione dell’IMU, invece, sparisce la diversità di trattamento fiscale, per una riconduzione all’interno del perimetro dell’aliquota unica di 0,76 punti percentuali.
Brutte notizie anche sul fronte delle case popolari. La “vecchia” Ici era infatti un’imposta che non andava applicata agli enti gestori delle case popolari, che erano di fatti esentati dal pagamento di tale imposizione. L’Imu sembra invece voler e poter abbracciare anche tali enti gestori, con evidenti conseguenze negative sul fronte del bilancio di questo importante segmento del mercato immobiliare italiano.
Continueremo a tenervi informati su tutte le possibilità novità sul fronte delle imposizioni fiscali sulle prime e sulle seconde case.