L’IMU, la nuova imposta municipale unica sostitutiva della vecchia imposta comunale sugli immobili, si potrà pagare in tre rate. Il decreto sulle semplificazioni fiscali, attualmente all’esame della commissione Finanze della Camera, si sta infatti apprestando a introdurre questa importante novità, permettendo in tal modo ai contribuenti di poter fronteggiare in maniera più lieve il significativo appuntamento con il versamento del relativo tributo e, probabilmente, generando qualche problema di budget in capo ai sindaci.
Ad annunciare il provvedimento è stato lo stesso relatore Gianfranco Conte, che ha di fatto reso noto l’ampliamento del numero di rate nelle quali sarà scaglionato il pagamento dell’imposta municipale (tre e non più due) sulla base di una sorta di sponsorizzazione di massima proveniente dallo stesso segretario del Pdl Angelino Alfano. Rimanegono invece un po’ più scettici i partner del Pd, che avverto una giustificabile preoccupazione in merito a quanto potrebbe accadere nelle tasche delle municipalità locali.
Ma non solo. Alfano sembra guardare oltre e ipotizza, a partire dal 2013, una possibile cancellazione della tassa per quanto concerne la prima casa. Un lancio d’agenzia che ha fatto clamore, ma che sembra difficilmente realizzabile. Per poter arrivare all’esenzione IMU per la prima casa, infatti, occorrono fondi ingenti, ottenibile dai tagli alla spesa pubblica, tutt’altro che concretizzabili in un clima di ristrettezza già di per sé piuttosto ampie.
Bersani potrebbe a questo punto lanciare una controproposta, finanziando l’abolizione dell’IMU sulla prima casa in cambio dell’avvio di una tassa patrimoniale sulle grandi proprietà immobiliari.
In attesa di saperne di più, l’Agenzia delle Entrate ha diramato una versione aggiornata del modello F24, utile per poter accogliere degnamente i nuovi codici tributo. Nessuna paura, tuttavia, per chi ha già in mano uno dei vecchi modelli: quelli con la dicitura ICI saranno utilizzabili fino al prossimo anno.
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