Non sono certamente positive le notizie per i contribuenti romani, alle prese con gli ultimi conteggi per il pagamento dell’imposta municipale unica a saldo a dicembre. Il Comune di Roma ha infatti scelto di incrementare le aliquote di propria competenza, riducendo nel contempo le agevolazioni, e andando ad aggravare maggiormente la posizione dei proprietari di seconde case al fine di “salvare” dal parziale salasso le prime case. Cerchiamo allora di comprendere quale sia l’evoluzione dell’Imu romana quando mancano meno di tre mesi all’ultimo appuntamento 2012 per questa indesiderata imposta.
I titolari di immobili diversi dall’abitazione principale (in sintesi, le seconde case e le unità non qualificabili come prima casa) sono infatti tenuti a pagare la nuova imposta locale applicando l’aliquota massima nella misura del 10,6 per mille. “Nessuna agevolazione” – ricorda il quotidiano economico giuridico Italia Oggi dalle sue pagine – “è invece stata concessa per gli immobili locati né per quelli costruiti dalle imprese destinati alla vendita, mentre è prevista la riduzione dell’aliquota all’1 per mille per i fabbricati rurali strumentali”.
Con decisione contenuta nella deliberazione 36/2012, adottata dal consiglio comunale di Roma, l’assemblea municipale romana ha incrementato dal 4 per mille al 5 per mille anche l’aliquota relativa agli immobili adibiti a prime case e relative pertinenze, che siano classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 (vedi anche imu seconda casa aumenti).
“Viene ribadito” – ricorda il quotidiano – “che per abitazione principale s’intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il soggetto passivo e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano fissato la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio di Roma Capitale, le agevolazioni si applicano per un solo immobile. Stessa aliquota è stata deliberata per le unità immobiliari possedute, a titolo di proprietà o di usufrutto, da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, purché l’abitazione non risulti locata, e per quelle appartenenti alle società cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite a prima casa dei soci assegnatari”.
Qui il nostro focus: aumento Imu Roma.