Il mercato immobiliare italiano ha offerto, nel corso del terzo trimestre del 2013, i primi segnali di una possibile ripresa, che forse arriverà, però, in tutta la sua completezza, solo nei prossimi mesi. I dati, infatti, pur segnalando un miglioramento, non possono confermare una vera e propria inversione di tendenza.
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A rilevare questa situazione è il recente sondaggio condotto dalla Banca d’Italia sul mercato immobiliare italiano, che si è avvalsa anche della collaborazione offerta da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate per la rilevazione dei dati sugli agenti immobiliari.
Il primo fenomeno che è stato possibile notare, dunque, è stata una ripresa delle compravendite del periodo, che ha fatto aumentare il numero degli incarichi di vendita affidati, tra luglio 2013 e settembre 2013, agli intermediari immobiliari italiani. La percentuale di questi ultimi è passata infatti dal 18,3 per cento al 19,6 per cento.
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Nello stesso periodo, inoltre, l’evidente ripresa della domanda, ha contribuito ad arrestare il crollo dei prezzi degli immobili, che dagli alcuni mesi a questa parte era stato praticamente continuo. L’arresto della svalutazione degli immobili è stata percepibile soprattutto nel nord e nel centro Italia. Invariati, invece, i prezzi degli immobili al sud e nelle isole.
A completare questo quadro, inoltre, si è aggiunto anche un più elevato numero di compravendite portate a termine dagli agenti immobiliari, che hanno potuto rilevare un incremento rispetto allo stesso periodo del 2012. Il trimestre estivo del 2013, invece, è risultato in calo su base congiunturale rispetto a quello precedente per numero di compravendite.