Secondo la società di consulenza Jones Lang LaSalle gli investimenti diretti in immobili commerciali a livello globale potrebbero toccare quota 500 miliardi di dollari nel 2013, rispetto ai 443 miliardi del 2012, andando in tal modo a prolungare la tendenza di ripresa negli impieghi nel comparto. Nel corso del 2012, infatti, gli investimenti commerciali immobiliari in Europa, Medio Oriente e Africa sarebbero già cresciuti del 3 per cento a quota 159 miliardi di dollari.
Stando a quanto dichiarato da Richard Bloxam, Head of European Capital Markets di Jones Lang LaSalle, le cui dichiarazioni sono state riportate anche dal magazine Trend On Line, “la fase finale dell’anno caratterizzata da forti investimenti dimostra che gli investitori mantengono un vivo interesse per le opportunità immobiliari, in particolare nel Regno Unito, in Germania, Francia e Svezia. È interessante notare come si sia verificato anche un incremento marginale delle attività in mercati quali Irlanda e Spagna nel corso del quarto trimestre del 2012, segnale di un incremento del momentum per il 2013. Sebbene notevoli progressi siano stati compiuti per aumentare la globalizzazione dei flussi di capitale, la forza del mercato nazionale non deve essere dimenticata. Nell’anno passato, gli investitori di Germania, Francia e Regno Unito hanno rappresentato la maggioranza complessiva degli investitori in Europa” (vedi anche Immobiliare: dove conviene investire nel 2013).
In particolare, ricordava Bloxam, “Il settore degli uffici ha registrato un anno stellare nel 2012, con un incremento di attività pari al 24% su base annua; quasi il 60% delle attività nel settore degli uffici nel 2012 ha avuto luogo a Londra, Parigi e nelle 5 principali città della Germania. Questo ha contribuito a consolidare le posizioni di Londra e Parigi fra le 10 principali città con maggiori volumi di investimenti a livello globale, con Londra ben stabile in prima posizione nel 2012. Nonostante la costante domanda di immobili di ottima qualità per centri commerciali, come evidenziato da svariati contratti di grandi dimensioni nel quarto trimestre, i volumi degli investimenti nel settore retail nel corso dell’intero 2012 hanno subito una contrazione su base annua a causa della fornitura limitata di prodotti appropriati”.
Insomma, il 2013 dovrebbe poter garantire delle soddisfazioni agli operatori del settore e correlati investitori. Discorso inverso per il comparto abitativo, del quale parleremo nei prossimi giorni.