Le società di costruzione sono diventate più attive durante il mese di agosto. Stando a quanto affermano i dati ufficiali diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica di Sydney, infatti, il numero dei permessi edilizi concessi dagli istituti di credito locali nel corso dell’ottavo mese dell’anno sarebbero cresciuti più del previsto, con un vero e proprio boom figlio, probabilmente, anche della pausa prolungata nella corsa al rialzo dei tassi di interesse di riferimento della Banca Centrale Australiana.
Il numero di concessioni edilizie rilasciate dalle autorità nazionali durante il mese di luglio è infatti cresciuto di 11,4 punti percentuali rispetto a quelle del mese di luglio, quando a loro volta crebbero di 1,8 punti percentuali rispetto al precedente mese di giugno. Un incremento in doppia cifra che stona, ma positivamente, con le attese degli economisti, che auspicavano un incremento del numero di concessioni edilizie limitato a un punto percentuale.
Come detto, parte del merito va alla pausa nell’incremento del costo del denaro. Il prezzo dei finanziamenti australiani è infatti uno dei maggiori nel mondo sviluppato, a causa di una politica molto aggressiva della Reserve Bank, che al fine di contrastare la crescente inflazione ha portato i tassi di interesse a quota 4,75 punti percentuali, con continue oscillazioni al rialzo.
Nel corso della settimana, tuttavia, il governatore Glenn Stevens ha confermato la propria nuova politica monetaria, ribadendo – per l’undicesimo mese consecutivo – lo stesso tasso ufficiale di riferimento, evitando in tal modo pericolosi riflessi derivanti dalle maggiori crisi di Stati Uniti ed Europa.
Su base annua, il numero di concessioni edilizie è comunque ancora in calo di 5,5 punti percentuali, con un andamento che è pur sempre molto positivo se confrontato alle pessimistiche previsioni degli analisti locali, che consolidavano una contrazione in stabile doppia cifra.