Londra, a causa di prospettive di maggiore tassazione sui bonus dei manager, si registra una flessione dell'incremento dei prezzi delle case di lusso.
Secondo quanto riporta una ricerca condotta da Savills Plc, i prezzi delle proprietà immobiliari di lusso nell’area di Londra sono incrementati al ritmo più basso mai riscontrato da un anno a questa parte: la motivazione di questo rallentamento nella crescita dei valori immobiliari sembra possa esser riconducibile alle prospettive di minori erogazioni di bonus a favore dei manager, e a quelle relative possibili incrementi di tasse sui redditi più elevati.
Prima di addentrarci nell’analisi sintetica delle considerazioni rivolte da Savills Plc, ricordiamo che secondo la società che ha condotto questo periodico monitoraggio possono essere definite case e appartamenti “di lusso” tutte quelle proprietà immobiliari che hanno un valore di mercato superiore al milione di sterline (circa 1,5 milioni di dollari).
Per Savills Plc, le case di lusso avrebbero subito un incremento del proprio prezzo commerciale di circa 3 punti percentuali nel primo trimestre rispetto ai precedenti tre mesi; su base annua, l’incremento dei prezzi immobiliari è stato pari a 17 punti percentuali. Ricordiamo altresì che il periodo di riferimento (primo trimestre 2009) rappresenta anche il punto di svolta nei prezzi delle case di lusso, i cui valori erano stati rilevati in fase di continua diminuzione nei precedenti diciotto mesi.
Come detto, il freno all’incremento dei prezzi delle case sembra esser diventato realtà immediatamente dopo l’annuncio del governo britannico sulla possibilità di imporre una tassa una tantum del 50% sui bonus eccedenti le 25 mila sterline: una imposizione che, a ben vedere, dovrebbe colpire soprattutto i manager dell’industria finanziaria, abituali acquirenti di proprietà immobiliari di pregio nell’area di Londra.
Anche alla luce di quanto sopra, Barnes prevede che i prezzi delle case di lusso diminuiranno di circa un punto percentuale entro la fine del 2010, dando pertanto un segnale di controtendenza rispetto all’incremento di 8,8 punti percentuali riscontrato nel 2009, e evidenziando una ripresa del mercato immobiliare (o per lo meno, di questo particolare segmento) ben più fragile di quanto previsto in origine.