A Londra i prezzi delle case hanno subito un corposo ribasso che ha annullato i benefici del primo semestre.
I venditori di proprietà immobiliari ad uso abitativo nell’area di Londra hanno ridotto i prezzi delle proprie case di circa 17 mila sterline. Un calo medio che ha permesso a Rightmove di rilevare come i valori commerciali delle abitazioni della più grande metropoli del Regno Unito, siano ora tornati sui “vecchi” livelli riscontrati ad inizio anno.
In altri termini, con il passo indietro riscontrato durante il mese di agosto il mercato immobiliare londinese avrebbe “bruciato” tutti i guadagni conseguiti durante il primo semestre, contribuendo a costituire l’anticamera per un 2010 che – presumibilmente – si concluderà con un saldo negativo per ciò che concerne l’andamento dei prezzi commmerciali delle proprietà ad uso di civile abitazione.
I prezzi medi nella capitale sono infatti calati di 4,1 punti percentuali nel mese di agosto, per una media pari a 405.058 sterline. Il calo rappresenta anche la flessione più grave mai rilevata da Rightmove negli ultimi due anni, e – come già preannunciato – riporta l’asticella dei valori commerciali indietro nel tempo, al mese di gennaio.
I prezzi delle case in Inghilterra e in Galles sono infine mediamente calati dell’1,7%. Quanto sopra è stato sufficiente affinchè altre società del settore, come la Nationwide Building Society o la Halifax, si esprimessero dichiarando che il mercato immobiliare del Regno Unito ha fallito i propri tentativi di cavalcare una possibile ripresa dei valori commerciali.
A ciò vanno aggiunte le parole del governatore della Bank of England, Mervyn King, il quale ha dichiarato pochi giorni fa che il sistema bancario britannico è ancora seriamente danneggiato, e questo potrebbe avere dei risvolti negativi sulle capacità dei mutuatari di ottenere finanziamenti, e di ottenerli a costi adeguati.