Con la nuova manovra finanziaria, pari a ben 45 miliardi di euro, il Governo di centrodestra ha deciso di lasciar fuori la casa da nuovi possibili provvedimenti, in particolare dall’introduzione di nuove tasse per intenderci. Ma per i proprietari di immobili potrebbe trattarsi solo della quiete prima della tempesta. A parità di saldi, infatti, ora la manovra dopo la pausa estiva arriverà prima presso le Commissioni parlamentari competenti, e poi alla Camera ed al Senato per la discussione e per l’approvazione. Se il Testo fosse blindato con la fiducia, allora per i proprietari di case non ci sarebbero sorprese negative. Pur tuttavia la maggioranza di Governo ha tutta l’intenzione di non blindare il Testo, ragion per cui sarà di sicuro passibile di modifiche.
Al momento, in particolare, non è da escludere una sorta di nuova “supertassa” sui patrimoni immobiliari posseduti dai cittadini più facoltosi, ma è ancora tutto da vedere. Nel dettaglio, il Governo di centrodestra ha avuto coraggio nell’aggredire i costi della politica attraverso il taglio delle province e l’accorpamento dei piccoli Comuni. Ma ora, considerando che in questo modo salterebbero ben 54 mila poltrone, resta da vedere se il Governo reggerà alle pressioni, che di sicuro saranno forti, da parte di chi tutto vuole tranne che rinunciare ai privilegi.
Ma fa discutere anche la decisione di introdurre il contributo di solidarietà per chi in Italia dichiara redditi alti. Questo non perché non è giusto che chi guadagna di più dia di più, ma perché a conti fatti si vanno a tassare ulteriormente chi probabilmente i redditi li dichiara tutti. Insomma, è una misura equa ma che, letta diversamente, può anche essere iniqua visto che ci sono in Italia milioni di contribuenti che dichiarano annualmente meno di 10 mila euro; molti di questi sono realmente poveri, ma tanti altri sono solo evasori.