Lo scorso anno il mercato immobiliare ha mostrato segni di crisi profonda. Le località di mare non sono state da meno, ma il alcuni posti il calo dei prezzi e le difficoltà del settore sono stati meno pesanti. I dati mostrano che il calo delle quotazioni nelle località di mare è stato del 4,9% su base nazionale.
Nelle località di mare del centro il calo è stato del 5,5%, in quelle delle isole è stato del 5,4% e in quelle del nord e del sud è stato del 4,3%. La regione con il calo delle quotazioni più sostanziale è stata la Toscana con il -6,7%. Seguono la Basilicata con il -6,3% e l’Emilia Romagna con il -6,1%. I dati migliori si sono avuti in Calabria, dove il calo è stato del -2,4%, e in Sicilia, con il -2,8%. Nelle località di mare più famose, il calo delle quotazioni è diffuso con delle differenze. Ad esempio, Jesolo e Golfo Aranci hanno avuto una diminuzione più alta che altre località, rispettivamente del 16,7% e del 15%.
Tra le località di mare quali sono quelle con i prezzi più alti? Al primo posto si conferma Alassio con un prezzo di 12 mila euro a metro quadro. Tra gli altri Positano ha un prezzo di 7 mila euro a metro quadro.
I costi più bassi nelle località di mare che sono anche turistiche sta stimolando la domanda di acquisto, sia come seconde case sia come investimento. La novità è che in questi posti aumenta anche la richiesta per l’acquisto in termini di prima casa. Il mercato immobiliare deve fare i conti con le minori possibilità di spesa collegate alla crisi economica. Per le case vacanze il massimo è attorno ai 350 mila euro considerando case di due o tre camere, con giardino e vicine al mare. Le tasse sulle seconde case stanno portando a una situazione in cui le stesse vengono usufruite per i fine settimana e comunque per un periodo mentre negli altri periodi sono affittate. Il mercato straniero nelle località di mare è in crescita e si concentra sulle case vicino al mare, più lontane dal mare ma comunque tranquille, sulle case dal valore storico e sulle case nei borghi.