Il mercato immobiliare in questi primi mesi del 2014 sembra allinearsi ai livelli dello scorso anno. Dopo un primo trimestre che ha mostrato una leggera ripresa, con la maggiore erogazione di mutui e più compravendite che si sono viste in molte città anche per l’abbassamento dei prezzi, il secondo trimestre va verso previsioni al ribasso per le compravendite e i prezzi.
I dati mostrano anche il calo nelle vendite delle aste che fino a qualche anno fa erano una possibilità per fare un affare e comprare una casa a un prezzo più basso. Le case vengono vendute a prezzi minori, ma diverse aste immobiliari finiscono deserte e mostrano come la crisi economica e altri fattori, come la tassazione sulle case, sono elementi che ancora mantengono scarso il mercato immobiliare.
I finanziamenti per comprare la casa non ripartono nonostante varie iniziative di diverse categorie e c’è una differenza tra i prezzi delle case in vendita e la capacità di acquisto. La crisi del mercato immobiliare sembra quindi continuare.
Le dismissioni di banche e di altre aziende sono ancora in atto, sia perché l’investimento sul mercato immobiliare non è al momento redditizio sia per abbassare i costi. Le banche hanno sempre di più un canale online per il rapporto con i loro clienti e allora spendere per gli sportelli bancari nel centro delle città diventa una voce di spesa che si può limitare.
Il mercato immobiliare patisce quindi questa situazione per quanto concerne l’ambito commerciale a cui si aggiunge quello privato, con mutui difficili da ottenere, tassazione alta e prezzi spesso non facili da rispettare. Gli elementi alla base della crisi del mercato immobiliare sono quindi sempre gli stessi e la ripresa che si attende ancora non è arrivata.