Il mercato immobiliare spagnolo è ancora in crisi e, probabilmente, lo sarà ancora per tanti trimestri. L’elevata mole di immobili da vendere, le critiche condizioni del credito bancario, la scarsa capacità di acquisto da parte delle famiglie, sono solamente alcune delle principali determinanti che stanno condizionando l’andamento del real estate della penisola iberica, rendendo il segmento ancor più critico rispetto a quanto avvenga all’interno dei nostri confini.
A ben vedere, la causa scatenante di tale deterioramento dell’immobiliare sembra esser principalmente riconducibile all’elevatissimo numero di immobili attualmente invenduti, “figli” naturali di quella politica edilizia di scellerate costruzioni che ha contraddistinto la fase del “boom” economico locale.
Il risultato è stata la generazione di un numero di unità immobiliari (abitative, e non solo), che oggi risultano di difficile smaltimento. Ne è conseguito, ulteriormente, il crollo dei prezzi delle case e pressioni al nuovo ribasso per i prossimi trimestri.
In un contesto quale quello appena descritto, il governo iberico sta cercando di correre ai ripari. Tra le tante iniziative dell’esecutivo Rajoy (si ricorda, assunte in un contesto non proprio favorevole), c’è anche la proposta di concedere la cittadinanza spagnola a coloro che acquistano un immobile pagandolo almeno 160 mila euro (per quanto concerne una panoramica più ampia, vedi anche questo nostro ultimo approfondimento sull’andamento del mercato immobiliare estero).
In tale situazione, a reggere meglio l’impatto delle criticità sono stati i segmenti di fascia più elevata, con le case di maggior pregio che continuano a riscuotere un discreto successo grazie alla continua domanda internazionale. Per quanto riguarda le fasce di acquisto minori, tuttavia, la crisi si fa sentire in maniera incisiva, tanto da allontanare prevalente platea dalla possibilità di concludere operazioni di compravendita, e muovere una nuova domanda latente verso l’affitto.
Nel corso dei prossimi mesi la situazione non dovrebbe subire particolari miglioramenti, lasciando così il real estate iberico in nuova balia delle onde.