Treviso, il mercato immobiliare, in linea con quello nazionale, dimostra come i prezzi privati e commerciali abbiano tenuto nonostante la recessione.
Un approfondimento de La Tribuna sul mercato immobiliare di Treviso ci dà l’opportunità di parlare dell’andamento delle costruzioni e delle case non nuove nell’area considerata.
Preannunciamo come quanto abbiamo letto sul quotidiano non possa che confermare quanto osservato nel resto d’Italia, dove – al di là di un numero di eccezioni comunque non insignificante – i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo (soprattutto) e commerciale abbiano comunque mantenuto la loro posizione anche durante la fase più buia della recessione.
Treviso, da questo punto di vista, non sembra fare eccezione. Stando ai dati riportati dal media, ma diffusi dall’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del Territorio, infatti, una casa cittadina a Treviso avrebbe un costo di circa 3.700 euro al metro quadro, che salgono oltre i 4.000 euro per un’abitazione unifamiliare.
I prezzi sembrano però riferirsi principalmente alle case del centro, mentre in periferia – e ancor di più nell’hinterland – i valori delle proprietà immobiliari si assestano intorno ai 2.000 – 2.500 euro al metro quadro, per un costo complessivo dell’appartamento che diventa sicuramente più accessibile rispetto alle più “esclusive” zone centrali.
Ma non solo: l’approfondimento de La Tribuna riguarda infatti anche il mercato degli affitti. In questo caso il discorso non sembra cambiare radicalmente da quello intrapreso sul fronte delle compravendite: nel centro il canone di locazione per un appartamento di 100 metri quadri può arrivare anche a 1.400 euro al mese, mentre poco più della metà è l’affitto nelle aree periferiche.
Insomma, pur cambiando le aree di interesse delle nostre pubblicazioni, il tema di fondo non sembra poi variare in maniera rilevante. Il mercato immobiliare sembra influenzato da una contrazione dell’offerta, che ha ridotto il numero delle case presenti per soddisfare la domanda privata e quella commerciale. Di conseguenza, il livello dei prezzi – nonostante la vera crisi – si è mantenuto su soglie piuttosto elevate. Rimane da chiarire quale possa essere lo sviluppo futuro dei valori immobiliari in questa e in altre zone. Ma prevedere l’andamento dei prezzi in concomitanza con la ripresa delle costruzioni e l’ampliamento dei portafogli di vendita sembra per il momento davvero eccessivamente aleatorio.