Come si muovono in Italia le quotazioni degli immobili nel comparto turistico? Ebbene, in base ad un rapporto della Fiaip, l’andamento dei prezzi è misto, nel senso che in certe aree si registrano lievi flessioni, in altre una sostanziale stabilità, mentre in aree come quelle di Cefalù in Sicilia, Lignano Sabbiadoro nella Regione Friuli Venezia Giulia, e Jesolo Lido nella Regione Veneto, c’è stata una crescita dei prezzi nel passaggio dal primo al secondo semestre 2009.
Dal Rapporto della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali è inoltre emerso come le abitazioni turistiche più richieste, nell’ordine del 50%, siano state quelle aventi una superficie inferiore ai sessanta metri quadrati con a seguire quelle di medie dimensioni, mentre per le case con superficie oltre i centoventi metri quadrati la quota di richieste è stata pari a poco più del 15% oggetto di intermediazione da parte della Fiaip.
Un quarto della domanda complessiva di mutui ha inoltre interessato proprio gli immobili ad uso turistico; al riguardo sono stati concessi finanziamenti immobiliari per una quota media pari al 60% del valore dell’immobile con la formula, in prevalenza, del tasso fisso a fronte di una durata media del mutuo pari a poco più di sedici anni.
Dal rapporto della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali è inoltre emerso anche l’identikit dell’acquirente di immobili turistici: nel rapporto di oltre quattro su cinque acquirenti, la nazionalità è italiana, mentre con una percentuale pari, rispettivamente, al 7,1% ed al 9,3%, seguono nettamente staccati gli acquirenti extracomunitari e quelli appartenenti all’Unione Europea. Nel nostro Paese, secondo la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, il mercato immobiliare turistico ha ampi margini di crescita, di sviluppo e di valorizzazione se si considera che il 10% sul totale delle 31,2 milioni di case private presenti nel nostro Paese, sono proprio delle seconde case; e di queste ben 1,5 milioni si trovano presso località turistiche.