Il mercato immobiliare degli Stati Uniti conferma i segnali di lieve ripresa già consolidati nel corso degli ultimi mesi. Tuttavia, secondo quanto afferma uno studio condotto da Jp Morgan Fund, l’avvento del fiscal cliff potrebbe rovinare i piani di ripresa del real estate a stelle e strisce, facendo precipitare l’economia statunitense in una nuova, profonda recessione. L’immobiliare non dovrebbe essere immune da questo pericolo, pur candidandosi a trainare l’inversione di tendenza.
Ma quale è la situazione del mercato immobiliare americano, e cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi? Nonostante i tassi di interesse estremamente bassi sui mutui e il calo dei prezzi delle case, afferma il numero 1 della Fed, Ben Bernanke, “vari fattori impediscono la vigorosa ripresa che solitamente si è verificata in passato dopo periodi di crisi”, e “circa il 20% dei mutui esistenti valgono di più dell’abitazione a cui sono collegati, fatto che rende più difficile il rifinanziamento del prestito o la vendita dell’immobile”.
“Detto questo” – si è recentemente soffermata Il Ghirlandaio in un suo approfondimento online – “come ha chiarito lo stesso Bernanke, sono molti i motivi di ottimismo e basta guardare i numeri degli ultimi tre giorni per averne conferma: i nuovi cantieri sono cresciuti in ottobre del 3,6% rispetto al mese precedente e del 41,9% su base annuale, al massimo dal luglio 2008. Una sorpresa per gli analisti, che avevano scommesso su un calo del 4,5%. Se è vero che i valori sono ancora al di sotto della media storica (1,5 milioni di nuovi cantieri all’anno dal 1959 in poi), le cifre sono doppie rispetto al caos della crisi: nell’aprile 2009 i nuovi cantieri erano sprofondati a un minimo di 478.000 unità. Inoltre, in ottobre le vendite di case esistenti sono salite del 10,9% su base annuale e del 2,1% rispetto al mese precedente, il 16esimo aumento consecutivo e meglio della contrazione dell’1,1% attesa, come ha fatto sapere lunedì la National Association of Realtors” (vedi anche il nostro approfondimento sulla possibile bolla immobiliare Usa).
I prossimi mesi del mercato immobiliare americano saranno pertanto particolarmente decisivi per permetterci di analizzare con maggiore univocità quanto accadrà nel 2013 – 2014.