Gli italiani, per colpa della crisi, fanno sempre più fatica ad ottenere credito dalle banche e il fatto di non poter contrarre un mutuo, impedisce loro di coronare il sogno di avere una casa di proprietà o per le vacanze. Ma la situazione sta cambiando.
La compravendita immobiliare nelle località di vacanza, al mare, come in montagna e al lago, ha subito una brusca battuta d’arresto nel 2012. I dati di quest’anno sono ancora molto negativi ma la situazione generale sta migliorando. A parlarne sono l’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico e Nomisma.
L’Osservatorio che fa capo a FIMAA (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) e Confcommercio ha analizzato la situazione di 184 località di mare, 95 località di montagna e lago. È stato evidenziato come a fronte di un calo delle compravendite molto importante nel 2012, pari al -26,7% e dopo una flessione più contenuta nel 2013 quando si è registrato un -9,5%, adesso le vendite sono ancora in calo ma la situazione è migliorata.
Il problema di base è il credit crunch, cioè la difficoltà di accesso ai mutui per i cittadini, cui si unisce l’aumento della tassazione sugli immobili. Il fatto che i prezzi si siano ancora leggermente abbassati, fa ben sperare su una ripresa del settore. Ad oggi si conta che il calo dei prezzi di vendita delle case vacanze è pari al -5,1%.
Le Regioni in cui i prezzi sono diminuiti in modo più sensibile sono state la Liguria, l’Umbria e la Sicilia dove si è registrato un -8%. Registrano invece il -7% il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna e le Marche. Stabili le variazioni dei prezzi rispetto allo scorso anno in Valle d’Aosta, Toscana e Sardegna. La Basilicata con un incremento del 2% è l’unica regione in cui nelle località turistiche si è assistito ad un aumento dei prezzi.
Tanto per avere un’idea dei prezzi delle case nelle località di vacanza diremo che mediamente si aggirano sui 2.500 euro al mq commerciale ma ci sono località come Santa Margherita Ligure dove le case costano anche 15.500 euro al mq e località come Cavedine in provincia di Trento dove si spendono soltanto 350 euro al metro quadro.