Anche nel corso dell’attuale mese di novembre 2012 sembra che la stretta creditizia applicata dalle banche non abbia ancora terminato la sua incidenza maggiore. I primi segnali sui flussi di erogazione di finanziamenti per acquisto, costruzione o ristrutturazione casa, o i moribondi mutui per surroga o sostituzione di altri finanziamenti in corso di ammortamento, sembrano infatti sancire il prolungamento delle difficoltà dei potenziali acquirenti nel trovare un mutuo adatto alla realizzazione dei propri sogni immobiliari.
Ad ogni modo, al di là dei dati di stock, pare proprio che i flussi di nuove erogazioni di mutui siano in grado di garantire anche per il futuro a breve termine dei connotati tutt’altro che positivi. Se infatti appena un anno fa – ricordava qualche giorno fa il Sole 24 Ore – la contrazione dei nuovi prestiti ipotecari raggiungeva il picco del -31 per cento nel 2012 il trend è proseguito con un dimezzamento delle erogazioni rispetto a quelle già calanti del 2011.
Contemporaneamente, gli spread che le banche stanno applicando sui mutui si mantengono su soglie mai così elevate con una media del 3,5 per cento per i mutui a tasso fisso e del 3,4 per cento per i prestiti variabili. La ragione sembra ovviamente esser riconducibile alla difficoltà, da parte delle banche, di reperire liquidità a buon mercato e, di conseguenza, nel dover cercare a tutti i costi una remunerazione adeguata rigirando sul cliente finale il maggior costo.
Al calo delle erogazioni si aggiunge inoltre, prosegue il quotidiano, la difficoltà di molte famiglie ad accedere ai prestiti dato che molti istituti concedono solo prestiti per il 60 per cento del valore dell’immobile “e altri chiedono la fideiussione anche di fronte a richiedenti che possono esibire un contratto a tempo indeterminato, fino allo scorso anno garanzia sufficiente per avere in quasi tutte le banche un mutuo dell’80% del valore dell’immobile”.
Avete mai sentito parlare del mutuo vitalizio?